Oggi parliamo di fattori di crescita e PRP, Plasma Ricco di Piastrine, insieme al Dottor Morandi, chirurgo del piede e della caviglia, esperto in Medicina Rigenerativa. Per prima cosa chiariamo cosa sia il PRP.
Che cos’è il PRP?
I PRP è un acronimo inglese che sta per Platelet Rich Plasma, Plasma Ricco di Piastrine, gel piastrinico o fattore di crescita. Tutti sinonimi, che stanno ad indicare una tecnica chirurgica o infiltrativa molto all’avanguardia. Questa tecnica ci permette di rigenerare il tessuto nel quale il fattore di crescita, o PRP, viene infiltrato o apposto mediante un intervento chirurgico.
Come si ottengono i fattori di crescita
Si fa un piccolo prelievo di sangue, quindi i fattori di crescita si ottengono da sangue venoso periferico. Il paziente in sala operatoria o in ambulatorio viene prelevato di circa 8 cc di sangue. Questo sangue viene centrifugato per circa 8 minuti e si ottiene quindi il gel piastrinico, che viene poi inniettato o depositato nel sito di lesione. La lesione può essere:
- Ossea
- Muscolare
- Tendinea
Perché si usa il PRP?
Il PRP ha numerose applicazioni, non solo nell’ortopedia. Può essere utilizzato infatti anche in:
- Dermatologia
- Tricologia
- Medicina estetica
- Nella cura di ferite diabetiche o di difficile guarigione
Per quanto riguarda l’ortopedia, l’indicazione all’utilizzo del fattore di crescita è solitamente duplice.
Nei casi di lesioni di tessuti molli, quindi parliamo di tendiniti, stiramenti muscolari, strappi muscolari. Patologie frequenti sono ad esempio:
- Epicondilite (gomito del tennista)
- Epitrocleite (gomito del golfista)
- Fasciti plantari
- Tendiniti dell’achilleo
- Tendiniti del ginocchio
Tutto ciò che è un’infiammazione tendinea può essere curato con il fattore di crescita.
Per quanto riguarda la parte articolare, tutto ciò che è una Condropatia, quindi un danno della cartilagine o tutti quegli stati pre artrosi, quindi la condizione che porterà poi in futuro ad un artrosi, possono essere trattati con il PRP, quindi con delle infiltrazioni intra articolari che ci permettono di evitare o comunque di rallentare un processo artrosico che si sta man mano formando.
Il vantaggio della tecnica infiltrativa con PRP è di avere dei tempi di recupero e dei tempi di guarigione praticamente dimezzati in quelle che sono le lesioni tendinee e le lesioni muscolari. Ci permettono di rimandare o rallentare il processo artrosico in tutti i danni articolari.
Indicazioni per i fattori di crescita
I fattori di crescita possono essere utilizzati praticamente in tutte le lesioni dei tessuti molli o cartilaginee delle articolazioni. Possono essere utilizzati anche durante interventi chirurgici.
Quindi, facendo un piccolo riassunto sulle patologie che possono essere trattate, possiamo dividerle in:
- Ambulatoriali, quindi infiltrative.
- Chirurgiche, da trattare in sala operatoria.
Quali sono le controindicazioni?
Controindicazione assolute per il PRP non esistono. Si tratta di una tecnica infiltrativo-chirurgica autologa. Quindi il sangue è del paziente, non viene mai contaminato ne da agenti esterni ne mischiato con alcunché di chimico. Quindi controindicazioni assolute a questa tecnica non ce ne sono.
Non c’è possibilità di allergia o rigetto.
Diciamo che esistono controindicazioni solo ed esclusivamente per quei pazienti che hanno dei difetti nella catena di formazione delle piastrine, quindi delle piastrinopenie, degli emofiliaci, quindi patologie genetiche che vanno a modificare l’aspetto vero e proprio della piastrina, potrebbero essere delle controindicazioni all’utilizzo del fattore di crescita.
Nel 99% dei casi, il fattore di crescita può essere utilizzato da chiunque.