Buongiorno sono il Dr. Stefano Vertuè, mi occupo di Medicina Estetica e Laserterapia presso il Centro Medico Galeno di Milano.
Sempre una maggiore percentuale di pazienti si rivolge al Medico Estetico la prima volta, per un inestetismo che è ben descritto dal termine “Codice a Barre”. Per codice a barre intendiamo una serie di rughine verticali, parallele che insorgono nella regione sopralabiale del labbro superiore. Questo inestetismo è spesso fonte di grande disagio per la paziente, in quanto conferisce al viso un’aria stanca, invecchiata, andando a togliere vitalità ad una zona del volto che è molto importante, anche dal punto di vista sensuale, come la regione perilabiale e labiale.
Sono rughe che originano dalla contrazione del muscolo orbicolare della bocca, quindi la loro insorgenza è in relazione all’utilizzo di questo muscolo e a quanto è sviluppato. Di conseguenza si può capire il perché nel fumatore insorgono più precocemente e di intensità maggiore, proprio perché sono legate alla gestualità dell’atto di fumare. Altre cause che ne determinano l’insorgenza sono: l’avanzare degli anni, quindi l’invecchiamento, un’esposizione solare eccessiva e incontrollata ed infine il fattore genetico che ereditiamo alla nascita e verso il quale poco possiamo fare.
Esistono diversi tipi di trattamento. Chiaramente quando si parla di ruga legata alla contrazione muscolare, il pensiero corre immediatamente all’uso della tossina botulinica, il botox, che è tanto efficace per trattare il 3° superiore del volto. In questo caso però il muscolo orbicolare della bocca è un muscolo la cui funzione non può essere sacrificata per una finalità estetica, in quanto è un muscolo che serve per la fonazione, per parlare, per alimentarci. Di conseguenza l’impiego di tossina botulinica deve essere molto prudente in questo caso. La tecnica che dà maggiori soddisfazioni alle pazienti, prevede l’utilizzo di acido jaluronico. Un acido Jaluronico appositamente progettato e studiato per trattare le rughine superficiali. Con questa tecnica che richiede una manualità ottima, si va a riempire finemente, ruga per ruga, singolarmente. In questo modo non si ha l’effetto gonfiore, a bocca d’anatra che si avrebbe con una tecnica più generica con la quale si andrebbe ad iniettare generalmente tutta la zona del labbro superiore con acido jaluronico. In questo modo, sì la ruga si distende, però si aumenta molto un volume è l’effetto è davvero brutto. Un’altra tecnica che si può utilizzare in associazione, in sinergia con l’acido jaluronico, prevede l’utilizzo dei laser che vanno a migliorare la qualità del tessuto e della pelle inducendo la produzione di collagene.
Diciamo che la tecnica da adottare è sempre in funzione del paziente. Ci possono essere pazienti che rispondono in modo eccellente all’utilizzo della tecnica con acido jaluronico, o altri per cui piò essere prezioso l’utilizzo della sinergia con la laserterapia e altri ancora che possono necessitare di piccole dosi di tossina botulinica. Chiaramente in questo caso, quello che sconsiglio è di ragionare troppo per protocolli e pensare che una tecnica possa andare bene per tutte le pazienti. Il trattamento è sempre da personalizzare sulla condizione del paziente, sulla sua vita e sulle sue esigenze… ma questo vale un po’ per tutti i trattamenti di medicina estetica.
Guarda il video del Dr. Stefano Vertuè, Medico Estetico del Centro Medico Galeno Milano.