La chirurgia laparoscopia è quella metodica che consente di visualizzare e manipolare, organi pelvici, addominali o retroperitoneali, utilizzando incisioni cutanee minime ed insufflando anidride carbonica nelle cavità.
Attraverso delle piccole ferite, vengono introdotte all’interno della cavità addominale delle cannule, dette trocars, che consentono il passaggio di un telescopio collegato ad una videocamera e alla strumentazione necessaria per l’intervento. La magnificazione dell’immagine permette un più facile riconoscimento delle strutture anatomiche e, dunque, una conduzione più precisa della procedura chirurgica.
È dal 1990 che la laparoscopia è entrata a far parte delle metodiche interventistiche urologiche. Ad oggi, molti interventi urologici possono essere eseguiti per via laparoscopica trans/retro peritoneale o pelvioscopica.
La mininvasività, ossia il minor danno tissutale, oltre che la riduzione dei tempi di ospedalizzazione, la più veloce ripresa dell’attività lavorativa, uniti al miglioramento della strumentazione, rendono questa procedura sempre più attuale e futuribile.