La cervicalgia acuta è una condizione che riguarda la zona cervicale, principalmente il collo, ma può irradiarsi anche ad altre parti della zona superiore del corpo.
Si tratta di una condizione che provoca principalmente dolore e rigidità, ma può avere una sintomatologia più ampia anche in base alla causa scatenante.
Le cause principali sono una postura scorretta, durante il giorno e la notte. Su queste condizioni si può intervenire preventivamente. Ciò porta ad un miglioramento della qualità della vita in generale.
Il trattamento della cervicalgia può passare da diversi ambiti: l’attività fisica, l’ambito farmacologico o, in casi estremi, quello chirurgico. In ogni caso, il ruolo del paziente è fondamentale nella guarigione e nell’evitare la recidiva.
Vediamo in questo articolo cos’è la cervicalgia acuta, come si differenzia da quella cronica, come si manifesta e quali sono i trattamenti possibili.
Cervicalgia cos’è
Iniziamo col dire che la regione del collo prende il nome di colonna cervicale. Nelle ossa del rachide cervicale vengono protetti midollo spinale e nervi.
Le ossa cervicali sono sette e prendono il nome di vertebre. Sono numerate da C1 a C7. Tra ogni vertebra ci sono dei dischi che hanno il compito di ammortizzare.
Il rachide cervicale può essere soggetto ad un uso eccessivo. Ciò può provocare lesioni. Quando la colonna vertebrale risulta stressata, da varie cause come lesioni o malattia, si verifica il dolore al collo, che prende il nome di Cervicalgia o più comunemente “torcicollo“. Molto spesso la cervicalgia è indicata con il termine cervicale. In realtà sono due condizioni distinte.
Dopo la lombalgia, si tratta del dolore più comune nel mondo occidentale. Il più delle volte si tratta di un’infiammazone cervicale che colpisce le vertebre superiori che sorreggono collo e testa. Riguarda principalmente gli adulti, in particolar modo le donne. Ma è un disturbo che può colpire chiunque, a seconda della causa.
Per la cervicalgia la prevenzione è importantissima e il paziente ha un ruolo fondamentale in questo, come nel trattamento e nel recupero. Nonostante non si tratti di un disturbo tendenzialmente grave, è bene tenerlo sottocontrollo, perché può essere anche sintomo di patologie più gravi.
Differenza cervicalgia acuta e cronica
Il dolore al collo può variare da lieve a grave e a seconda della condizione può essere acuto o cronico:
- Cervicalgia acuta al collo. Si tratta di un dolore che arriva in maniera improvvisa ed è molto intenso. Può essere sentito principalmente nel collo, si parla di dolore assiale, o irradiarsi a testa, spalle, braccia o anche mani (Cervicalgia radicolare). L’origine del dolore è solitamente in muscoli, legamenti, articolazioni o nei dischi. Tendenzialmente, il dolore si attenua o sparisce in pochi giorni o settimane. Dura al massimo quattro settimane e si attenua grazie a semplice riposo, terapia fisica e auto cura.
- Cervicalgia cronica. Il dolore persiste per più di tre mesi. Può essere un dolore costante o che peggiora durante alcune attività. L’origine è spesso difficile da identificare, ma può dipendere da danni a nervi, cicatrici sui tessuti, effetti emotivi o condizioni come l’artrite. Se cronico, il dolore purtroppo non scompare nonostante i trattamenti, quindi è necessaria un’ulteriore valutazione e si viene spesso indirizzati da terapisti del dolore.
Si parla poi di cervicalgia subacuta, quando il dolore persiste per più di quattro settimane, ma sparisce prima dei tre mesi.
Cervicalgia acuta sintomi
La cervicalgia acuta si manifesta, come anticipato, come dolore al collo, se assiale, o agli arti superiori, se radicolare.
Si tratta di un dolore che può essere percepito come lancinante oppure sordo, bruciore o senso di oppressione.
Spesso si associa a torcicollo e rigidità (data dalla contrazione muscolare che si verifica per “proteggere” la zona da altri danni), spasmi e difficoltà di movimento, ma può includere anche una sintomatologia più ampia, che può dipendere principalmente dalle sue cause scatenanti. Vediamo insieme alcune manifestazioni:
- Mal di testa o cefalea, principalmente tensiva o muscolosensiva
- Vertigini
- Nausea
- Disturbi sensoriali, che possono colpire vista o udita
Più rari possono esserci anche:
- Disturbi neurologici, come formicolio, intorpidimento o indebolimento sono più rari
- Problemi di coordinazione o di equilibrio
- Incontinenza fecale o vescicale
- Febbre
Alcune di questi sintomi riguardano in realtà condizioni simili alla cervicalgia vera e propria, come:
- Sindrome cervico-brachiale
- Sindorme cervico-cefalica
Alcuni sintomi, in particolare quelli rari, implicano delle cure mediche immediate. Oltre alla sintomatologia che accompagna dolore e rigidità, è importante rivolgersi al proprio medico nelle seguenti condizioni:
- Si sospetta la compressione del nervo
- Il dolore è provocato da una lesione o un trauma
- Si tratta di un dolore molto forte
- I trattamenti non fanno effetto
Come detto, i sintomi durano solitamente per un periodo inferiore alle quattro settimane, se si parla di cervicalgia acuta. Soprattutto se sono di origine traumatica, sono facilmente e velocemente risolvibili.
Un trattamento adeguato dei sintomi però è fondamentale, per evitare la recidiva, soprattutto se la condizione è causata da una situazione infiammatoria o patologica.
Cause Cervicalgia acuta
Come anticipato, le cause della cervicalgia in generale, in particolare quella acuta possono essere diverse. Nella maggior parte dei casi si tratta di sofferenza di natura infiammatoria, di muscoli o legamenti. Vediamo insieme alcune cause comuni:
- Sovraccarico funzionale. Dormire male o avere una cattiva postura, ad esempio. Se il collo rimane piegato per molte ore in modo innaturale, può manifestarsi cervicalgia acuta. Si tratta della causa più comune.
- Stress o stati emotivi intensi o prolungati. Stress o ansia, ad esempio.
- Movimenti ripetitivi che provocano stress dell’apparato muscoloso del tratto cervicale.
- Traumi. Colpo di frusta dato da un incidente o scorretto esercizio fisico.
- Scarsa attività sportiva che causa indebolimento muscolare.
Meno spesso, le cause possono essere condizioni come:
- Artrosi cervicale o artrite
- Discopatia cervicale
- Tumori spinali nel tratto cervicale.
- Nervo spinale schiacciato.
- Osteoartrite
- Stenosi
- Meningite
- Invecchiamento
- Fibromialgia
- Sindrome dolorosa miofasciale
Diagnosi
La diagnosi di cervicalgia acuta spesso è semplice e avviene tramite esame obiettivo e anamnesi, quindi riferimenti alla storia clinica del paziente. In caso di dubbio possono essere anche selezionati esami, per escludere condizioni più gravi. Questi esami possono essere ad esempio:
- Ecografia dei tessuti molli
- Radiografie
- TAC
- Risonanze magnetiche
- TC, ovvero Tomografia Computerizzata
In casi rari, potresti essere sottoposto ad altri test:
- Elettrodiagnostici, che controllano funzione dei nervi e risposta muscolare
- Di laboratorio, che indagano condizioni infettive o reumatologiche
Prognosi
Come detto, se si tratta di cervicalgia acuta, il dolore dovrebbe migliorare entro le due settimane, fino alle quattro. Se prosegue, si parla di cervicalgia subacuta o cronica.
Prevenzione cervicalgia acuta
La prevenzione nel caso di cervicalgia, in soggetti predisposti e non, è molto importante e passa in primis dal paziente.
Vediamo insieme alcuni consigli utili che possono agire positivamente su alcune cause:
- Cercare di avere una buona postura. Se lavori al computer o con dispositivi elettronici, cerca di posizionarli in modo che il tuo collo non sia in tensione mentre li utilizzi. Cerca di tenere le spalle allineaea e la schiena dritta in posizione seduta. Inoltre, se lavori seduto, fai frequenti pause per cambiare posizione.
- Regolare la posizione del sonno. Se dormi su fianco o sulla schiena, posiziona un cuscino in modo che sostenga la testa e che questa sia allineata al resto del corpo. Evita di dormire a pancia in giù con la testa girata.
- Rimanere attivo. Ci sono molti esercizi che puoi fare da solo o con il tuo osteopata, sia per alleviare i sintomi che per prevenirli.
- Non sollevare pesi estremi. Evita oggetti pesanti o sollevali nel modo corretto, affinché non pesino in maniera sbagliata sul collo.
- Esercitare e allenare i muscoli della parte superiore della schiena. Se sei in età avanzata o non fai attività fisica, i muscoli si indeboliscono. Ciò incide sulla tua colonna vertebrale. Rafforza i tuoi muscoli tramite esercizi come schiacciamenti scapolari o flessioni in piedi.
- Non fumare. Per quanto sembri assurdo, il fumo aumenta il rischio di dolore al collo.
- Gestione degli stati emotivi. La cervicalgia può essere anche una problematica psicosomatica.
Cervicalgia acuta cosa fare
Nella maggior parte dei casi la cervicalgia acuta, a differenza di quella cronica, regredisce spontaneamente tenendo la zona a riposo. Se ciò non succede si può andare incontro ad un piano terapeutico studiato per la condizione specifica del paziente, che può includere:
- Sedute di fisioterapia, osteopatia o massoterapia
- Farmaci, tendenzialmente FANS, quindi antidolorifici non steroidei, paracetamolo o rilassanti muscolari
Tra i rimedi utili che puoi attuare in autonomia in caso di cervicalgia acuta abbiamo, oltre al riposo:
- Impacchi caldi o freddi. I primi rilassano i muscoli contratti, i secondi riducono l’infiammazione.
- Utilizzo di cuscini ortopedici. In particolare, se la causa risiede principalmente nella posizione assunta durante la notte.
Se questi trattamenti di auto-cura, i farmaci e le sedute non funzionano, possiamo rivolgerci nuovamente al nostro medico. Quest’ultimo può proporre ulteriori alternative come:
- Terapia TENS, ovvero unità di stimolazione nervosa elettrica transcutanea. In cui si applica una corrente elettrica di bassa intensità sulla cute, in prossimità dei nervi, per interrompere il segnale del dolore.
- Iniezione di steroidi. Vicino alle radici nervose, per ridurre infiammazione e dolore
- Terapie alternative, come l’agopuntura, che può sciogliere le tensioni muscolari. Consulta il tuo osteopata.
- Chirurgia. In casi rari, se una o più vertebre della colonna sono fuori posto o esercitano pressione sui nervi può essere necessario un intervento chirurgico. Inoltre, si opta per la chirurgia in condizioni specifiche come ernia del disco, debolezza muscolare o problemi di equilibrio che non si risolvono diversamente.
Esercizi per la cervicalgia acuta
Gli esercizi per i casi di cervicalgia acuta possono essere diversi, in base alla causa. Ad esempio se traumatica o infiammatoria. Ma è da considerare anche se la problematica sia di natura muscolare o articolare.
In generale, comunque, la fisioterapia è fondamentale nel recupero di situazioni di dolore cervicale. Per la cervicalgia, la fisioterapia si basa su esercizi che sono in grado sia di alleviare i sintomi, ma anche di prevenire recidive.
Gli esercizi possono essere molteplici e hanno diversi obiettivi come:
- Rafforzare il tratto cervicale. Ad esempio, esercizi di rinforzo sui muscoli flessori, di quelli estensori, stabilizzatori.
- Favorire la flessibilità. Tramite esercizi di stretching dei muscoli interessati e coinvolti.
- Migliorare la mobilità. Tramite esercizi di mobilizzazione specifici (in rotazione, in flesso-estensione o della colonna toracica).
- Agire sulla stabilizzazione posturale.
Gli esercizi vanno ad agire principalmente sul collo, ma non solo. Il tratto cervicale è infatti connesso alle spalle e al torace, ad esempio.
Questi esercizi sono destinati tendenzialmente a persone i cui sintomi derivano da una postura sbagliata, durante il lavoro, lo sport o durante il riposo.
Ma sono ottimi alleati anche per coloro che soffrono di patologie alla base, come artrosi cervicale o discopatia degenerativa, fibromialgia, ma anche ernie del disco di moderata entità. Infine possono essere utilizzati anche a scopo riabilitativo.
Ovviamente, gli esercizi dipendono dalla specifica situazione e non possono prescindere dal consulto con uno specialista, fisioterapista, osteopata e medico curante.
Come dormire con la cervicalgia acuta
Come abbiamo detto, il modo in cui dormiamo, se errato, è una tra le principali cause della cervicalgia acuta ma anche cronica. Questo è un circolo vizioso: chi ha a che fare con la cervicalgia, ha difficoltà a trovare una postura comoda e non dolorosa, durante il giorno ma anche durante la notte. La fatica a rilassarsi e la tensione accumulata dalla difficoltà nel sonno, non fanno altro che peggiorare i sintomi e il dolore provocato dalla cervicalgia.
Continuare ad assumere posizioni scorrette aumenta la rigidità, che diviene ancora più intensa in posizione orizzontale.
Come abbiamo detto, per accelerare la guarigione e non incorrere in altre problematiche è necessario adottare una buona postura: la linea del collo è naturalmente curva e la posizione del cuscino deve accompagnare questa curva. Inoltre, tale linea deve rimanere in asse col resto della colonna.
La migliore è sicuramente la posizione supina, con un cuscino posizionato in modo che il collo mantenga questa linea. O senza cuscino, se possediamo un materasso che si adatta naturalmente alle forme della nostra colonna vertebrale.
Se si utilizza il cuscino, bisogna considerare l’importanza, di forma e materiale. Questo infatti deve sostenere il collo, senza quindi essere troppo morbido. Ma non può essere nemmeno rigido o alto, per non lasciare la zona in tensione.