Anoressia nervosa

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    In questo articolo parliamo di anoressia nervosa e delle sue cause psicologiche con l’aiuto del Dr Mian Psicoterapeuta.

    Cos’è l’Anoressia Nervosa

    L’anoressia è un disturbo alimentare, è una psicopatologia della nutrizione e dell’alimentazione.

    Non è solo una restrizione alimentare cioè un desiderio o una volontà di alimentarsi in una maniera molto più ristretta.

    Questo vuol dire che le persone anoressiche evitano tutti i cibi calorici e restringono contando le calorie.

    L’anoressia nervosa è anche un problema nella percezione del proprio corpo, una dispercezione corporea, una sorta di dismorfismo.

    Questo significa che le persone con anoressia nervosa tendono a vedersi più in carne di quello che sono e a desiderarsi più magre.

    Sintomi anoressia nervosa

    Come inizia l’anoressia?

    I campanelli d’allarme dell’ anoressia, possono essere comuni anche a tutti gli altri disturbi del comportamento alimentare.

    Il primo è una sorta di timore nel farsi vedere mangiare.

    Ad esempio una ragazza che vuole mangiare in camera da sola, inizia a farlo molto spesso e in concomitanza notiamo che il peso scende.

    Altri campanelli sono una attenzione maniacale verso il proprio corpo e verso ciò che si mangia. Spezzettare molto il cibo ed essere molto lenti nel mangiarlo.

    Oltre a questi comportamenti ci sono altri sintomi fisici,che compaiono a causa dell’assenza di nutrienti.

    Questi includono:

    • perdita di massa muscolare
    • svogliatezza, stanchezza o esaurimento
    • bassa pressione sanguigna
    • vertigini
    • bassa temperatura corporea con mani e piedi freddi o, eventualmente, ipotermia
    • stomaco gonfio
    • pelle secca
    • mani e piedi gonfi
    • la perdita di capelli
    • sterilità
    • insonnia
    • perdita di densità ossea, aumentando il rischio di fratture
    • unghie fragili
    • stipsi
    • ritmi cardiaci irregolari o anormali
    • lanugo , che è una sottile peluria sul corpo
    • aumento dei peli sul viso
    • alito cattivo e carie, nelle persone che vomitano frequentemente
    • perdita delle mestruazioni o periodi in su compaiono con meno frequenza (mestruazioni scarse)

    Anoressia nervosa cause psicologiche

    Alcuni tratti della personalità sono più comuni nelle persone con anoressia.

    L’anoressia è stata collegata a:

    • insoddisfazione corporea e pensieri frequenti su un aspetto “ideale”
    • perfezionismo
    • disturbi d’ansia come disturbo d’ansia sociale, disturbo d’ansia generalizzato e disturbo ossessivo-compulsivo (DOC)
    • storia di dieta o altri metodi di controllo del peso
    • caratteristiche autistiche
    • idee, convinzioni o piani rigidi

    Alcune ricerche stimano che tra l’8 e il 37% delle persone con un disturbo alimentare potrebbe essere autistico.

    Uno studio ha rilevato che le possibilità di autismo sono maggiori più di 15 volte nelle persone con anoressia rispetto a quelle senza.

    I ricercatori hanno anche esaminato il collegamento tra sintomi del disturbo alimentare e rigidità cognitiva.

    La flessibilità cognitiva è la capacità di pensare a qualcosa in un modo nuovo, come trovare un nuovo modo per risolvere un problema.

    Le persone con rigidità cognitiva possono avere difficoltà ad adattarsi a condizioni impreviste.

    Potrebbero rimanere più concentrati o rimanere bloccati su un problema più a lungo.

    Lo studio ha scoperto che i sintomi del disturbo alimentare e l’ansia sociale erano entrambi legati all’inflessibilità cognitiva.

    Quando i ricercatori hanno tolto l’ansia sociale dal quadro, il legame tra i sintomi del disturbo alimentare e l’inflessibilità cognitiva è rimasto forte.

    Il perfezionismo potrebbe anche svolgere un ruolo importante nell’anoressia, sia prima che dopo la guarigione.

    La ricerca sull’anoressia suggerisce che il perfezionismo nelle persone con anoressia potrebbe essere correlato all’insicurezza.

    Trattamento

    Il paziente che soffre di anoressia non sempre giunge alla cura del disturbo autonomamente.

    Il percorso curativo comincia quando la persona prende consapevolezza del problema, anche attraverso un aiuto psicologico, che la indirizza verso la realtà dei fatti.

    Raggiunta la consapevolezza della patologia, si prende in carico il paziente.

    Questo però non basta, vengono infatti coinvolti nel percorso curativo anche la famiglia della persona, e tutte le persone importanti e a Lei/Lui vicine.

    I disturbi del comportamento alimentare come l’anoressia hanno una doppia radice.

    Alimentare e del comportamento.

    Per questo, spesso, è importante il supporto di una nutrizionista che aiuti la persona nel suo percorso.

    Per quanto riguarda il termine guarigione della patologia, è un termine un pò particolare.

    Facciamo un esempio con il raffreddore.

    Se io ho un raffreddore e fra una settimana spariscono i sintomi, si può dire che io sia guarito dal raffreddore.

    Il disturbo alimentare non è, purtroppo, un raffreddore.

    Ad esempio, vediamo una persona che non controlla più le calorie, non restringe più il cibo, mangia in mezzo agli altri ma in situazioni di maggiore stress mangia di meno.

    La persona in questione è consapevole di questo comportamento.

    In questo caso possiamo dire che è una persona che sa di avere una certa sensibilità e che riesce a gestirla, ma che non è del tutto guarita.

    Terapia multidisciplinare

    Possiamo dire che questa è già un’idea di guarigione, un traguardo importante. La terapia tra le migliori, è una terapia multidisciplinare.

    Come abbiamo detto, la psicoterapia può essere un momento importante.

    L’anoressia nervosa però è un disturbo legato al cibo quindi la presa in carico da parte di un nutrizionista può essere molto utile a raggiungere risultati ottimali.

    Ecco il video del Dr Mian in cui ci spiega cosa boddiamo sapere sull’anoressia nervosa.

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    Dott. Emanuel Mian
    Specializzato in psicoterapia cognitiva e cognitivo-comportamentale, perfezionato in “Diagnosi e Trattamento dei Disturbi del Comportamento Alimentare” e Dottore di Ricerca (PhD) in Neuroscienze e Scienze Cognitive. Supervisore di diversi centri in Italia per la diagnosi e cura dei Disturbi dell’Alimentazione e dell’Immagine Corporea e docente del Master in “Dietistica e Nutrizione Clinica” presso l’ Università di Pavia.

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